giovedì 6 dicembre 2012

Orche d'acqua dolce: siluri a caccia di piccioni

Nel sudovest della Francia un gruppo di pesci ha imparato a predare uccelli, è quello che viene descritto in un articolo su Plos One.

Nel fiume Tarn vi sono alcune piccole isole in cui i piccioni (Columbia livia) vanno a lavarsi, mentre dei siluri (Silurus glanis) pattugliano la zona in cerca di prede. Questi siluri balzano fuori dall’acqua, catturano i piccioni e guizzano di nuovo in acqua per poi ingollare la preda.





Altri cacciatori acquatici si comportano in modo simile, tra cui i delfini da South Carolina, che guidano i piccoli pesci sulle spiagge, e le orche argentine, che nuotano sulle spiagge per predare i leoni marini a riposo. Il comportamento dei pesci gatto del Tarn è così simile che Julien Cucherousset dell’Università Paul Sabatier di Tolosa li descrive come "orche d'acqua dolce".



Messa in allarme per il comportamento dei pesci dai pescatori locali, la Cucherousset li ha osservati da un ponte che domina l'isola. Durante l'estate del 2011, ha girato 54 attacchi, di cui il 28% hanno avuto successo. Analisi dei livelli di carbonio e azoto dei predatori e delle loro prede (piccioni, gamberi e piccoli pesci) hanno rivelato un contributo alimentare molto variabile degli uccelli tra gli individui.

Il siluro è una specie aliena, introdotta nel Tarn nel 1983 e attualmente fiorente. Poiché questo comportamento estremo non è mai stato riportato nell’areale nativo della specie, i risultati suggeriscono che alcuni individui introdotti possano adattare il loro comportamento per cacciare nuove prede in nuovi ambienti, con conseguente specializzazione comportamentale e trofica per attraversare attivamente l'interfaccia acqua-terra.

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