martedì 29 aprile 2014

iNaturalist: partecipa, esplora e segnala!

Questo non sarà che il primo di una lunga serie di articoli riguardanti la Citizen Science, ed inizio con iNaturalist, sito ormai nel web da molti anni ma che in Italia è ancora poco conosciuto.

Il sito iNaturalist.org mette a disposizione uno strumento che coniuga la ricerca ecologica con l'educazione ambientale, tutto grazie all'aiuto di amanti della natura e internet, funzionando come una sorta di "crowd-sourcing".




Cosa è la Citizen Science?
E' la ricerca scientifica che si avvale dell'aiuto di amatori o scienziati non professionisti. 

Il primo progetto pioneristico è stato SETI@Home, lanciato nel 1999, tutt'oggi continua a utilizzare la potenza di calcolo data da milioni di computer connessi a internet per cercare segni di intelligenze extraterrestri. 
Anche Foldit è un progetto molto famoso e interessante, ma in questo caso si tratta di un puzzle game volto a ridisegnare proteine così da aiutare i ricercatori nella ricerca contro malattie importanti (e ci sono stati interessanti traguardi). 
C'è anche Fraxinus nella lista dei progetti di Citizen Science in campo biologico, ma si merita senza dubbio un articolo tutto suo!
Basato su un'idea semplice, registrare ogni forma di vita osservata, iNaturalist conta al momento più di 600.000 forme di vita osservate.

Benché il meccanismo sia semplice, utilizzarlo lo è un po' di meno, ma con la pratica si riesce a scoprire tutte le funzionalità di questo sito.
Tutti i dati caricati (compreso il codice sorgente del sito) sono accessibili anche da chi non è iscritto al sito e ogni osservazione che presenta un'identificazione certa, data, coordinate e foto, guadagna il research grade e viene inserita in alcuni database, come GBIF.
Molti dati possono essere oscurati a piacimento, sia di default che dall'utente, ad esempio per specie a rischio oppure specie commercializzate.

La struttura del sito richiama in parte quella di un social network: ogni osservazione inserita verrà identificata dall'intera comunità e sarà possibile inserire commenti per chiedere delucidazioni.
Questo è uno dei pochi punti dolenti: capita spesso che le identificazioni siano scorrette, ma solo specialisti siano in grado di notare l'errore. In altri casi, la foto non consente di determinare la specie con certezza, ma certamente uno stereoscopio o un termociclizzatore non rientrano nell'equipaggiamento di chiunque faccia uscite sul campo.

E' possibile muoversi tra checklist delle varie aree geografiche e vedere dove sono state segnalate le specie di nostro interesse, il tutto corredato da informazioni prese da Wikipedia, Catalogue of Life e molti altri siti.

Sono poi presenti progetti di varia natura, alcuni sono Bioblitz organizzati in qualche luogo del mondo, altri progetti tematici (ad esempio l'Osservatorio Italiano Specie Aliene), il tutto per raccogliere osservazioni e per stimolarne la raccolta. Creare un progetto è semplice e veloce e qualsiasi utente può farlo.

Non manca poi una classifica così da stimolare gli utenti con della sana competizione: viene infatti tenuta traccia del numero di osservazioni e di specie che vengono segnalate da ogni utente.

Oltre alla ricca interfaccia browser è disponibile anche l'applicazione per smartphone, sia per Android che per iOs.

Purtroppo l'Italia, specialmente nel meridione, manca di utenti e di osservazioni e la reale distribuzione di molte specie è sconosciuta non solo ad iNaturalist ma anche alla comunità scientifica.
Che state aspettando quindi? Iscrivetevi!


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